Il Compendio svizzero dei medicamenti descrive in dettaglio gli effetti collaterali del metilfenidato. Nella prassi ci si è accorti che questi effetti appaiono perlopiù nelle prime fasi della somministrazione graduale e poi scompaiono. Si tratta, in particolare, di:
cefalea
disturbi del sonno
inappetenza (questo effetto dura talvolta più a lungo; in tal caso, stabilire pasti a ore fisse può essere d’aiuto)
leggero aumento delle pulsazioni e della pressione sanguigna.
I tic possono farsi più insistenti, talvolta però si riducono. Se in una/un paziente particolarmente vulnerabile appaiono sintomi psicotici, pensieri di suicidio o disturbi d’ansia, la somministrazione di metilfenidato va riconsiderata (adeguando eventualmente la posologia) o interrotta.
Con una certa frequenza appaiono anche sintomi disforici che possono spingere, malgrado interventi psicoterapeutici di stabilizzazione, a interrompere la terapia.
In rarissimi casi, l’assunzione di preparati a base di metilfenidato ha dato seguito a manifestazioni di priapismo (erezione persistente e dolorosa, non causata da eccitazione sessuale).