Idoneità al servizio militare
In merito a questo aspetto, il Dr. med. F. Frey (sostituto medico in capo dell’esercito, servizio medico militare) è intervenuto sul Bollettino dei medici svizzeri nel 2008.
- Sull’ADHD sono state elaborate, nel 2008, direttive dettagliate, un po’ meno restrittive di quelle precedentemente in vigore. Se l’anamnesi rileva che in passato la/il paziente ha già presentato sintomi di ADHD, è considerata/o idonea/o al servizio se:
da almeno un anno non è stata/o sottoposta/o a una farmacoterapia specifica; e
non presenta più alcun sintomo che possa incidere sul suo servizio militare. - Le/I pazienti che stanno seguendo una farmacoterapia per l’ADHD e che la sopportano bene possono essere considerate/i idonee/i al servizio civile, ma non al servizio militare.
- Se vi sono tuttavia rapporti medici che mettono in luce sintomi rilevanti (con o senza una farmacoterapia specifica), l’idoneità al servizio militare va assolutamente esclusa. La persona può nondimeno essere presa in considerazione per la protezione civile o il servizio civile. I sintomi in questione devono essere tali da far temere, ad esempio, conflitti con le/i superiori o con le/i commilitone/i a causa di scatti impulsivi, oppure un consumo critico di alcol o di stupefacenti.
- Eccezione: se la persona vuole assolutamente prestare servizio militare, deve presentare nuovamente il rapporto dettagliato di una/un medica/o specialista (psichiatra, pediatra, psicologa/o), nel quale siano presi in considerazione tutti gli aspetti del disturbo (diagnosi, decorso, prognosi). A causa delle difficoltà diagnostiche che ancora pone questo tipo di disturbo, il rapporto deve fondarsi su un test standardizzato, di cui deve fornire una copia. Se la/il postulante non presenta un consumo nocivo di sostanze psicotrope e una patologia legata alla dipendenza da tali sostanze, ed è inoltre ben integrata/o nella sua professione o nei suoi studi, è possibile dichiararla/o idoneo al servizio militare, escludendo tuttavia nel modo più assoluto l’uso di armi da fuoco e la guida di veicoli.
Fonte: Schweizerische Ärztezeitung | Bulletin des médecins suisses | Bollettino dei medici svizzeri | 2008;89: 37, 1578