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Passare dalla SROM ad altre TAO

Dalla SROM al metadone

  • Il metadone può essere somministrato 24 ore dopo l’ultima somministrazione di SROM (dose giornaliera in rapporto 8-10:1).
  • Esempio: 1000 mg di SROM = 125 mg – 166 mg di metadone in soluzione 10 mg/ml.

Dalla SROM al levometadone

  • Il levometadone può essere somministrato 24 ore dopo l’ultima somministrazione di SROM (dose giornaliera in un rapporto 16-20:1).
  • Esempio: 1000 mg di SROM = 62.5 mg – 83 mg di levometadone in soluzione 5 mg/ml.

Dalla SROM alla buprenorfina

Attenzione: se la dose di SROM è superiore a 500 mg/giorno, per non scatenare sintomi di astinenza occorre molta cautela nel passare a un’altra sostanza sostitutiva.

  • Se le dosi di SROM sono elevate (> 500 mg/giorno) si consiglia di organizzare la transizione in un quadro terapeutico residenziale.
  • Riduzione graduale della dose di SROM a 240 mg/giorno, o anche meno.
  • La buprenorfina va somministrata necessariamente per via sublinguale (effetto di primo passaggio).
  • Verificare che la/il paziente non continui a consumare eroina. Se ne ha consumata durante le precedenti 12 ore, il passaggio alla buprenorfina deve essere rinviato.
  • Solo dopo il manifestarsi dei primi sintomi di astinenza, si inizia con una prima somministrazione di 2-4 mg di buprenorfina (eventualmente anche 8 mg), ma almeno 24 ore dopo l’ultima assunzione di metadone.
  • Attenzione: se si somministra buprenorfina troppo presto, si possono indurre sintomi di astinenza.
  • Circa 1-2 ore dopo la prima somministrazione di buprenorfina occorre valutare l’effetto raggiunto e, in base al bisogno e alla tollerabilità, somministrare una seconda e eventualmente una terza dose (di 4-8 mg).
  • Sotto controllo medico si aumenta gradualmente la dose di buprenorfina a intervalli di 24 ore, fino a raggiungere la dose giornaliera ottimale (incrementi: 4-8 mg/giorno).
  • Dose giornaliera massima: 32 mg di buprenorfina.
  • Contrariamente alla terapia a base di metadone (agonista puro), con la buprenorfina (agonista parziale) è possibile, d’accordo con la/il paziente e dopo la prima fase di aumento graduale, ridurre la dose nell’arco di pochi giorni.
  • Un’alternativa all’induzione è il «metodo bernese», che mantiene l’assunzione degli agonisti (legali e illegali) e, a fianco, aumenta lentamente le dosi di buprenorfina. Ciò permette di garantire un certo benessere, poiché si evita l’insorgere di sintomi di astinenza (in merito si rinvia alle raccomandazioni SSAM, p. 45).

La farmacia dell’Ospedale universitario di Basilea mette a disposizione un calcolatore per le dosi equivalenti di oppioidi.

 

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