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Metodi di rilevazione

Le sostanze psicotrope possono essere rintracciate in 4 modi:

  • nella saliva
  • nel sangue 
  • nelle urine
  • nei capelli

Il metodo più pratico è la rilevazione nelle urine, poiché è il meno invasivo e esistono test rapidi. Analisi più accurate possono essere richieste a laboratori specializzati. Nel sangue le droghe sono rilevabili solo per un periodo molto breve. Prelevare e analizzare campioni di capelli è complesso e costoso, ma vi sono laboratori specializzati, soprattutto quelli che fanno parte di istituti di medicina legale, che offrono questo tipo di servizio.

  • Per interpretare correttamente i risultati delle analisi occorre un certo bagaglio di conoscenze tecniche. Possono infatti entrare in linea di conto fattori assai disparati: ad es. reazioni crociate (sostanze di tipo diverso, ma dalla struttura simile, che danno un risultato falsamente positivo), un’eventuale diluizione eccessiva delle urine dovuta alla quantità di acqua assorbita (attenzione ai valori della creatinina), presenza di sostanze diverse con emivite diverse, quantità consumate e frequenza del consumo, pH delle urine e intervallo trascorso dall’ultimo consumo.
  • Esistono strisce reattive che possono essere utilizzate per rintracciare la presenza di sostanze psicoattive sia nelle secrezioni corporali (saliva, sudore, urine, sangue) sia sulle superfici. 
  • Le indicazioni per questo tipo di analisi possono essere diverse. Possono ad es. servire a scopo di diagnosi (soprattutto in caso di policonsumo poco chiaro, di effetti collaterali insoliti), per motivare o mantenere una fase di astinenza, oppure per verifiche legali nel quadro di misure dettate dalla legislazione sulla circolazione stradale.
  • Il test delle urine fornisce una risposta per quanto riguarda un consumo a breve o medio termine. Per trarre conclusioni su un periodo più lungo, si analizzano piuttosto campioni di capelli.
  • Se i referti dell’analisi delle urine sono considerati sufficienti per verificare un eventuale consumo di sostanze stupefacenti, si esegue dapprima un test immunologico. Se questo risulta positivo, ma la persona afferma di non aver consumato sostanze illegali, occorre eseguire un test di conferma (urine o sangue).

IMPORTANTE: gli intervalli di tempo riportati sono solo indicativi e possono variare in base ai fattori più disparati!

sostanza

tracciabilità nelle urine

tracciabilità nel sangue

anfetamina

metanfetamina

LSD

psilocibina

MDMA/ecstasy

GHB/GBL

2 - 4 giorni

2 - 4 giorni

2 - 4 giorni

2 - 4 giorni

1 - 4 giorni

analisi di laboratorio: fino a 12 ore

8 - 30 ore 

1 giorno

fino a 2 ore

poche ore

fino a 24 ore

analisi di laboratorio: fino a 8 ore

Saliva

I test della saliva sono semplici da eseguire poiché basta uno striscio. Diverse sostanze possono essere rilevate già dopo 3-5 minuti. La finestra temporale è limitata. Mediante una reazione immunologica, è possibile individuare sostanze psicotrope (tra queste anfetamina e altre droghe sintetiche). Questo tipo di test non rileva tutte le sostanze con la stessa efficacia. Funziona bene per le anfetamine, ma la cannabis e le benzodiazepine non sono facili da rilevare nella saliva. Inoltre non è adatto per verificare uno stato di astinenza, poiché i risultati si riferiscono a una finestra temporale troppo ridotta.

Sangue

Le analisi del sangue possono servire quale metodo sicuro in caso di intossicazione o per confermare un test rapido. I risultati sono precisi ma, rispetto ai test delle urine, le sostanze sono rilevabili per un periodo più breve. Va inoltre sottolineato che si tratta di un metodo invasivo.

  • anfetamina: rilevabile fino a 8-30 ore
  • MDMA, MDA, MDE/MDEA: rilevabile fino a 24 ore
  • GHB/GBL: rilevabile fino a 6-8 ore (analisi specifica)
  • cocaina: rilevabile fino a 24 ore (i metaboliti fino a 2 giorni)
  • LSD: rilevabile fino a 12 ore (analisi specifica)
  • cannabis: rilevabile fino a 12 ore; in caso di consumo regolare, fino a 3 settimane o anche oltre
  • oppiacei/oppioidi: cfr. il capitolo eroina

Urina

  • In funzione del pH, l’anfetamina e la metanfetamina possono essere rilevate fino a 1-4 giorni. Nota bene: in caso di urine alcaline (pH > 7) l’eliminazione dell’anfetamina è rallentata; in caso di urine acide è invece accelerata. Per entrambe le sostanze esistono test a risposta rapida.
  • Per MDMA, MDA, MDE/MDEA esistono test a risposta rapida. Queste sostanze sono rilevabili, secondo il pH delle urine, fino a 1-4 giorni.
  • GHB/GBL: rilevabile fino a 12 ore (l’esame deve essere eseguito da un laboratorio specializzato, poiché NON esistono test a risposta rapida!)
  • ketamina: rilevabile nelle urine fino a 2-4 giorni (l’esame deve essere eseguito da un laboratorio specializzato, poiché NON esistono test a risposta rapida!)
  • LSD: rilevabile nelle urine fino a 2-4 giorni
  • cannabis: fino a 30 giorni; in caso di consumo regolare, fino a 3 mesi! Il fumo passivo non induce un risultato positivo al test delle urine (vi sono però eccezioni, nel caso la persona sia stata esposta lungamente al fumo di cannabis in uno spazio molto ristretto, ad es. l’abitacolo di un’automobile).
  • cocaina: 2-4 giorni
  • oppiacei/metadone: 2-4 giorni (cfr. il capitolo eroina)

Capelli

  • Questo tipo di test offre due vantaggi: una finestra temporale più larga (circa 6 mesi) e, di conseguenza, la possibilità di verificare un consumo medio su un arco di tempo più lungo, e quindi un controllo dell’astinenza più sicuro rispetto all’analisi delle urine. Il prezzo apparentemente elevato di queste analisi va relativizzato, alla luce dei dati che si possono ottenere: per risultati equivalenti sui tipi più correnti di droghe, infatti, i test delle urine dovrebbero essere particolarmente minuziosi e ravvicinati. 
  • Regola generale: i capelli crescono ca. 1 cm al mese (0,8 - 1,4 cm). Occorrono quindi capelli lunghi almeno 5 cm per ottenere risultati in merito ai 6 mesi precedenti.
  • I test dei capelli permettono di rilevare, con procedure di routine, una vasta gamma di sostanze: ad es. oppiacei (incl. codeina e diidrocodeina), oppioidi, cocainaanfetamine (incl. metanfetamina), MDMA, MDA, MDE e MDEA. Se occorre, si può rintracciare anche la presenza di GHB. I test dei capelli sono adatti anche per capire se la persona consuma alcol da molto tempo. 
  • Farmaci: l’analisi dei capelli è anche in grado di rilevare tracce di farmaci di uso corrente che possono indurre dipendenza (benzodiazepine / "farmaci Z") e, se occorre, di antidepressivi o neurolettici. 
  • Questi test non sono adatti per rilevare tracce di cannabis. I cannabinoidi (THC), infatti, possono accumularsi nei capelli, ma non è possibile affermare se ciò sia dovuto al consumo della persona stessa, oppure al semplice contatto dei capelli con fumo impregnato di queste sostanze. La prova può essere fornita solo mediante la ricerca specifica di tracce di acido carbossilico del THC, un suo metabolita che ne conferma il passaggio nell’organismo. La rilevazione dell’acido carbossilico, tuttavia, richiede un esame a parte e non è ancora entrata nelle procedure di routine.
  • Per l’LSD non esistono ancora procedure di routine affidabili, anche perché questa sostanza è assunta solo in quantità ridottissime (20-100 μg).

Ancora qualche osservazione

  • Attualmente, solo i laboratori specializzati sono in grado, mediante cromatografia, di rilevare la presenza di GHB.
  • Per rilevare tracce di popper non esiste ancora alcun test immunologico.